martedì 8 marzo 2011

Non stiamo a guardare!

Aria, acqua, paesaggio, sapere ed energia non dovrebbero essere una merce,

in nessuna società e in nessun tempo


Ieri si é svolto il consiglio comunale. Alle ore 20,30, in sala consigliare é stata notificata la risposta all'interrogazione pubblicata sull'ultimo post. La notifica avviene in modo un pò anomalo, frettoloso direi, ma a fine consiglio mi spiego il perché: sarà oggetto di una delle solite comunicazioni del sindaco. La risposta sarà presto commentata e commentabile. Questo é il senso del blog: uno spazio libero, pubblico e democratico.

Vorrei parlare oggi non di mozioni, ne avremo modo, ma della posizione dell'Amministrazione Comunale di Domaso rispetto ai Referendum sull'acqua pubblica. I

l sindaco, la giunta e il consiglio non ritengono, almeno per ora, di dovere portare a votazione la mozione sull'acqua, presentata ormai un mese fa. Una posizione che considero sconcertante e inspiegabile. Al di là delle dichiarazioni personali o dei gesti d'immagine, come la sottoscrizione referendaria estiva, il nostro comune sembrerebbe, di fatto, a favore della privatizzazione dell'acqua. Sembra che, pur in una posizione di potere, come quella di Sindaco, nulla verrà fatto per difendere un bene così prezioso. Se così fosse la responsabilità sarebbe grande e l'omissione grave, sia della giunta che dei consiglieri di maggioranza. Sette mesi per rinegoziare la transazione per il Porto Turistico sono un impegno gravoso, di cui diamo atto all'amministrazione, però...sessanta secondi fuori consiglio per liquidare il tema dei referendum sui beni comuni sono, francamente, un pò pochi. Questo disimpegno é contenuto in poche frasi, quali "...quando si amministra vi sono delle leggi provinciali, regionali e statali che vincolano....", vado a memoria, ma questo era il senso dell'intervento del sindaco.

Sono consapevole che leggendo queste righe potreste, in qualche modo, sentirvi attaccati, e a nessuno fa piacere. Non lo siete, vi prego di credermi, siete semplicemente chiamati in gioco. Il potere di dare un segnale forte, di tracciare una strada, ce l'avete voi, non certo la minoranza consigliare. Come possiamo tenerci in disparte, invocare leggi e regole nazionali? L'acqua e i beni comuni sono il business di questo secolo, qui e nel mondo. Come possiamo pensare che anche l'acqua diventi una merce e quindi venga trattata con le regole del mercato? Scarsità, massimizzazione dei profitti, speculazione borsistica...queste le applicazioni che il mercato ha sulle sue merci. Dietro il ricorso al privato, é ben noto, non vi é alcun movimento di pensiero ma, semplicemente, un movimento di interessi.

Auspico quindi che il Comune di Domaso si proponga come elemento trainante, e non rimanga spettatore, di una politica di rete tra i sindaci dell'Alto Lago. Politica che, partendo dall'acqua, vada in direzione di un nuovo concetto dei beni comuni, per ridisegnare una narrazione diversa di società, per costruire un altro futuro.

Faccio appello all'amministrazione comunale tutta, perché riveda la posizione neutrale che sta assumendo, riconsideri il proprio ruolo, e si schieri, senza se e senza ma, contro le privatizzazioni, posizionandosi con chiarezza a favore della ripubblicizzazione.

Il testo della mozione, che potrebbe essere proposta anche negli altri comuni, é stato spedito, giorni fa, all'indirizzo di posta elettronica dell'assessore all'urbanistica e al membro esterno, rispettivamente Anna Tunesi e Rita Mazza, affinché venisse modificato, eventualmente emendato per essere portato all'attenzione del consiglio Comunale e dei cittadini.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Massimo, posso informarti in breve quello che abbiamo fatto noi a Piedimonte Matese. Visionato lo Statuto Comunale abbiamo raccolto le 150 firme occorrenti per la petizione comunale. Il comune ha accettato di discuterne in un consiglio comunale aperto monotematico, alla presenza, anche,di Alex Zanotelli. C'è stata la spaccatura tra i consiglieri ma alla fine hanno votato quasi all'unanimità (un solo contrario) i punti proposti dal Forum Nazionale. Questo era il 16 giugno 2011. Poi hanno deciso di fare una commissione per variare l'art. 43 dello statuto che, effettivamente, è stato variato il 26 novembre 2010. Ti mando il post solo a livello informativo. Ciao e grazie dello spazio.

massimo ortelli ha detto...

Caspita che bel lavoro, complimenti e grazie per le informazioni!!
m.o.