- Disponibilità a portare una delibera a sostegno dell'acqua e del movimento referendario
- Ridefinizione dei contenuti che, a parere degli amministratori, sono compromettenti dal punto di vista economico (soglia minima di gratuità a 50 l/a testa)
- Ridefinizione di indirizzi programmatici ritenuti "troppo forti", quali il contrasto al proliferare dell'uso di acque minerali in mense, uffici pubblici in generale.
- impegno a modificare a breve la delibera e a sottoporla ad una nuova discussione
venerdì 25 febbraio 2011
Mozione per l'acqua pubblica
mercoledì 16 febbraio 2011
Missione ...possibile!
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sabato 12 febbraio 2011
Acqua Pubblica, chiediamo l'accorpamento del Referendum con le Amministrative
APPELLO AL GOVERNO
REFERENDUM ACQUA:
ACCORPAMENTO CON LE AMMINISTRATIVE
Grazie al sostegno di oltre un milione e quattrocentomila donne e uomini di questo Paese, nella prossima primavera il popolo italiano sarà chiamato a votare due referendum per la ripubblicizzazione dell’acqua.
Chi ha posto la propria firma lo ha fatto nella convinzione che la battaglia per l’acqua pubblica sia prima di tutto una battaglia di civiltà, per la tutela e l’accesso universale ad un bene comune. Concetti incompatibili con ogni forma di privatizzazione e di consegna al mercato di un bene essenziale alla vita.
Ed è una battaglia di democrazia, per dare a tutte e tutti il diritto di decidere su ciò che a tutti appartiene.
I due referendum rappresentano una seria minaccia per chi vuole ricavare facili profitti dall’acqua: non mancano le pressioni dei poteri forti dell’economia e della politica istituzionale, per questo si accelerano le privatizzazioni nei territori, mentre si pensa di rimandare i referendum all’ultima data possibile, il 12 giugno, sperando che vinca l’astensionismo.
Noi non ci stiamo.
Pensiamo che l’acqua sia un bene essenziale, da gestire in forma pubblica e partecipata dalle comunità locali.
Pensiamo che i referendum siano uno strumento fondamentale di democrazia e partecipazione.
Pensiamo che, nel pieno della crisi economica, sia ingiustificabile sperperare i soldi dei cittadini.
Per questo chiediamo al Governo e alle forze politiche e istituzionali l'accorpamento della data del referendum con quello delle prossime elezioni amministrative.
Rispettando la sovranità popolare, risparmiando denaro pubblico ed evitando l'assurdità di ritrovarsi alle urne per ben tre volte in poche settimane.
Comitato Referendario 2 Sì per l'Acqua Bene Comune
SOTTOSCRIVETE LA RICHIESTA DI ACCORPAMENTO AL SITO:
Sottoscrivi per l'accorpamento - Referendum acqua pubblica - Sito ufficiale
.....poi e guardate e condividete il video:
L'acqua non si vende, del 2 febbraio 2011
mooolto istruttivo e chiaro!!!
lunedì 7 febbraio 2011
domenica 6 febbraio 2011
P.G.T. : come si calcolano gli indici di Consumo di Suolo?
Cosa accade nel PGT congiunto dei comuni di Domaso e Vercana.
- L'acqua, per sua natura, non si presta ad un "consumo" urbano e non dovrebbe essere ricompresa nel calcolo della S.T..
- L'area urbanizzata e urbanizzabile va a pesare su un limitato fazzoletto di terra, che subisce un carico iper-dimensionato, di molto superiore a quello teorico.
- Che valore programmatico assume il Documento di Piano, se si avvale di dati che non rappresentano, anzi alterano al ribasso, il reale stato del consumo di suolo?
- La qualità urbana e dell'abitare in generale diminuisce, in quanto non é rappresentata e, di conseguenza, nemmeno tutelata.
- Il costo degli elaborati progettuali a questo punto ha un senso o no? Il processo ha in realtà superato il contenuto e gli obiettivi?
- Una volta segnalato il problema come si dovrebbe attivare un'amministrazione che ha a cuore la pianificazione e il controllo della qualità abitativa ed ambientale?
- Una volta completate tutte queste aree, perché "Domaso é un posto turistico e quindi bla...bla..bla..." i nostri figli e nipoti che paese erediteranno?