venerdì 25 febbraio 2011

Mozione per l'acqua pubblica




Buongiorno, il gruppo ha presentato una proposta di delibera riguardante l'acqua pubblica, per coinvolgere anche l'Amministrazione Comunale nella campagna referendaria e sostenere il percorso democratico verso la ripubblicizzazione di un bene comune essenziale.
L'amministrazione di Domaso ha accolto la proposta, decidendo però di non presentarla in consiglio come mozione di voto, cosa possibile ma, sembrerebbe, facoltativa, data la mancanza di un regolamento di consiglio comunale e dati alcuni punti controversi.
Senza entrare nel merito della scelta, dall'incontro da me avuto con l'intera giunta e il membro esterno Rita Mazza é emerso quanto segue:
  • Disponibilità a portare una delibera a sostegno dell'acqua e del movimento referendario
  • Ridefinizione dei contenuti che, a parere degli amministratori, sono compromettenti dal punto di vista economico (soglia minima di gratuità a 50 l/a testa)
  • Ridefinizione di indirizzi programmatici ritenuti "troppo forti", quali il contrasto al proliferare dell'uso di acque minerali in mense, uffici pubblici in generale.
  • impegno a modificare a breve la delibera e a sottoporla ad una nuova discussione
Possiamo ritenere che vi sia una certa apertura, una buona disponibilità al dialogo e a mettersi in gioco. Rimane da verificare, ovviamente, fino a che punto il sostegno al movimento referendario diventerà reale, fattivo, e quanto invece resterà sulla carta.
Quale portavoce del gruppo, ma credo anche di una più vasta area di cittadini, ho specificato che auspichiamo un impegno concreto e non una delibera vuota di effetti.
Faccio quindi appello alla responsabilità dei nostri, ma anche di ciascun amministratore, qui e altrove, per sostenere e far vivere questa richiesta. Ci si aspettano parole e azioni degne di un primo cittadino, che contengano un agire etico e che ha a cuore il bene comune, non il mercato.
Questo é il momento della verità e il momento di rivendicare il ruolo delle amministrazioni locali nella gestione dei servizi pubblici locali. Non avremo un'altra occasione.

Si sono raccolte 1.400.000 firme in tutta Italia, 16.000 in provincia di Como! Per raggiungere il quorum la nostra provincia dovrà portare alle urne 258.000 persone, l'equivalente di 16 volte i sottoscrittori!
In attesa del testo della delibera, rivisto dalla giunta, attendiamo sviluppi.



IMPORTANTE
E' di ieri la notizia che sono sorti problemi di costituzionalità nella legge Regionale, PDL 57, che di fatto privatizza l'acqua in Regione Lombardia.

Per informazioni sul comitato provinciale referendario vai al sito:






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